Pp. 2 su carta di cm. 19 x 14. Un breve scritto commemorativo di Giulio Ricordi, morto nel 1912. "Avevo ridotto in forma italiana Sevilla di M. Vaucaire, divenuta poi Conchita. Ero atteso da Giulio Ricordi per la lettura: trepidavo per la vicina prova. Rammento il giudizio diritto, sicuro, giovanile di quel vecchio sul modernissimo soggetto. Chi era cresciuto al fianco di Giuseppe Verdi come poteva essere tanto arditamente critico d'eccezione? Questa era la particolarità più segnalata dello spirito di Giulio Ricordi: la larghissima comprensività del suo intuito d'arte." |
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